Sarebbe bello rendere le tua casa più efficiente e sicura. Sarebbe ancora meglio fare tutto questo spendendo il meno possibile. In realtà, abbiamo un’ottima notizia per te: oggi è possibile effettuare i lavori sulla tua abitazione a costo zero. Impossibile? Assolutamente no. Il Governo ha rinnovato infatti il Superbonus 110% fino al 30 giugno 2022. Si tratta di una forma di incentivazione ai lavori introdotta dalla Legge Rilancio del 2020. In questo articolo ti spiegheremo che cos’è, come funziona e come si può richiedere. Soprattutto ti mostreremo perché è un’ottima occasione per aumentare il valore del tuo immobile. E pure in che modo può essere un eccellente investimento.
Che cos’è il Superbonus 110%
Partiamo dall’inizio. Il Superbonus 110% è una forma di incentivo ai lavori. È stata introdotta dal Decreto Legge “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34. L’obiettivo è rendere più efficienti e sicure le abitazioni. Ciò che lo differenzia dalle altre riduzioni previste è la misura dello sconto. Infatti, il Superbonus 110% prevede che sia possibile effettuare i lavori anche a costo zero per il cittadino. In sintesi, è possibile ristrutturare la propria abitazione gratuitamente. E nei paragrafi seguenti ti spiegheremo come. Il Superbonus 110% funziona grazie a due strumenti previsti nel Decreto “Rilancio”: lo sconto in fattura e la cessione del credito. Inoltre il Superbonus si divide in due grandi categorie di interventi:
- il Super Ecobonus è un’agevolazione dedicata a tutti i lavori di efficientamento energetico.
- il Super Sismabonus incentiva invece i lavori di adeguamento antisismico.
L’obiettivo del Superbonus 110%
Perché il Governo dovrebbe finanziare i lavori della tua casa? È una domanda che sorge spontanea. In realtà, si tratta di una semplificazione. Infatti in questo sistema ci guadagnano tutti, Stato incluso. L’obiettivo di questa misura è creare un meccanismo virtuoso di mercato che offre benefici a tutti i soggetti coinvolti. Da una parte c’è il cittadino, che può ristrutturare casa gratuitamente, ridurre il costo delle bollette e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare. Poi c’è l’impresa edile, che può aumentare il proprio fatturato, grazie al maggior volume di lavori. E infine c’è lo Stato, che può rendere più efficienti e più sicure le abitazioni dei suoi cittadini. E nel frattempo sostiene l’aumento dell’occupazione e del reddito.
In cosa consiste l’incentivo del Superbonus 110%
Come si legge nel sito del Governo, l’incentivo consiste in una detrazione del 110% che si applica sulle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022, ripartite in cinque quote annuali. Mentre per la parte di spesa sostenuta nell’anno 2022, il bonus è diviso in quattro quote annuali di pari importo. Per quanto riguarda i condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2022, ma solo se sono stati completati almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022. In pratica, nonostante sia stato rinnovato da poco, è bene non perdere tempo e approfittare subito del Superbonus 110%.
Chi può ricevere il Superbonus 110%
Il Superbonus 110% è una detrazione al 110% sulle spese sostenute per interventi effettuati da una grande quantità di soggetti. Essi possono essere:
- condomini;
- persone fisiche al di fuori dell’attività di impresa;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
- organizzazioni di volontariato;
- associazioni di promozione sociali;
- associazioni e società sportive dilettantistiche;
- persone fisiche che risiedono in edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate possedute da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche.
Quindi chi può godere dell’incentivo? Le persone fisiche che vivono in condomini, o in edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate (possedute da un unico proprietario o in comproprietà). Oppure le persone fisiche che vivono in edifici unifamiliari o in unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno. In più, tutti gli altri soggetti presenti nella lista. Fai attenzione: il Superbonus 110% vale per le prime e per le seconde case. Perciò è molto probabile che tu sia uno dei possibili beneficiari.
Sconto in fattura e cessione del credito
Abbiamo detto che il Superbonus 110% ti permette di avere l’incentivo tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta. Sono due procedure differenti, ma entrambe hanno un grande impatto sul tuo portafogli. Vediamo in dettaglio come funzionano.
Sconto in fattura
È un patto tra committente (singolo o condominio) e azienda. Il primo cede il credito fiscale alla ditta in cambio di una riduzione del prezzo dei lavori. Attenzione però all’importo. Se lo sconto è pari al corrispettivo per i lavori, il committente non deve ricevere più nulla dallo Stato. Se invece lo sconto è inferiore al corrispettivo, allora il rimanente è credito fiscale. Come avrai capito, l’azienda ha la facoltà di accettare o meno questa soluzione. La legge non la obbliga allo sconto in fattura. Questo perché la decisione dipende dalla sua liquidità e dalle sue dimensioni. Una piccola impresa avrà più difficoltà a proporre uno sconto in fattura.
Cessione del credito
Le banche e assicurazioni sono le protagoniste di questa procedura. Il motivo è che sono soggetti che non hanno problemi di liquidità. In questo caso, il committente salda l’impresa. E può farlo in contanti o tramite finanziamento. Poi cede il suo credito ad un terzo, cioè la banca o assicurazione. Così facendo, ottiene un corrispettivo più basso del suo credito previsto. Tuttavia, si tratta di una somma ricevuta immediatamente, senza aspettare. E si eliminano i problemi legati alla liquidità dell’azienda che ha effettuato i lavori. Tuttavia, per accedere al Superbonus 110%, è fornire un’ampia documentazione all’Agenzia delle Entrate. Se vivete in un condominio, non preoccupatevi: sarà l’amministratore a dover presentare tutte le carte. Facciamo un esempio. Per prendere il Super Ecobonus occorre un visto di conformità che certifichi la congruità dei costi sostenuti rispetto ai lavori. E questo viene fornito da un professionista abilitato (commercialista o Caf). Tale visto non è necessario se si vuole tenere il bonus per sé, ma è fondamentale in caso di cessione del credito.
Superbonus 110%: cosa scegliere
Meglio la cessione del credito o lo sconto in fattura? In realtà non esiste una risposta univoca a questa domanda. Dipende da vari fattori. Innanzitutto, le banche hanno messo in campo prodotti dedicati alla cessione del credito del Superbonus 110%. Ad esempio, nel caso del Super Ecobonus, il credito viene ritirato a prezzi che variano dal 100% al 105% delle somme spese. Ecco i principali problemi legati alla cessione del credito:
- È necessario anticipare la somma. Ovvero bisogna pagare l’impresa, sia direttamente che tramite finanziamento. Ma se si accende un finanziamento, il rendimento scende. Quindi meglio avere i soldi subito e pagare di tasca propria.
- Occorre essere certi che per 5 anni, cioè il tempo impiegato dallo Stato a restituire la somma, non si diventerà incapienti.
Come ricevere il Superbonus 110%: il Super Ecobonus
Supponiamo che tu voglia fare dei lavori sulla tua casa. Non importa se plurifamiliare o unifamiliare. Vuoi diminuire le spese di riscaldamento o quelle energetiche. Sai già che puoi approfittare del Superbonus 100%. Infatti puoi accedere al Super Ecobonus nel caso tu faccia almeno un lavoro trainante. Ecco una lista di interventi di questo tipo:
- isolamento termico dell’involucro dell’edificio (il cosiddetto “cappotto”);
- sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati;
- sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari (o sulle unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari) che siano indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Se, oltre al lavoro trainante, vuoi aggiungere altri lavori di efficientamento energetico, puoi farlo. Sono i cosiddetti lavori trainati. E anche questi rientrano nel Super Ecobonus. Eccone alcuni esempi:
- sostituzione degli infissi;
- schermature solari;
- installazione di impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, degli impianti di domotica;
- eliminazione delle barriere architettoniche per le persone portatrici di handicap.
Fai attenzione a tre elementi. Per prima cosa, questi interventi (trainanti e trainati) devono comportare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare. Tale miglioramento deve essere dimostrato con un’attestazione di prestazione energetica (APE) da realizzare sia prima che dopo gli interventi. E che occorre allegare all’asseverazione redatta dal tecnico e inviata ad ENEA. Inoltre, le persone fisiche possono svolgere i lavori su un massimo di due unità abitative. Tuttavia gli interventi sulle parti comuni sono sempre agevolabili. In terzo luogo, ricorda sempre che l’agevolazione è del 110% in cinque anni (che scendono a quattro, per i lavori sostenuti nel 2022). E che, al momento, le banche rimborsano a chi cede il credito tra il 100 e il 105% della spesa sostenuta.
Come ricevere il Superbonus 110%: il Super Sismabonus
Apriamo una parentesi per il Super Sismabonus. In questo caso, per accedere all’incentivo, bisogna eseguire un lavoro di adeguamento antisismico. A differenza del Super Ecobonus, in questo caso non ci sono limiti sul numero delle abitazioni ristrutturabili. Se hai più di un’abitazione, puoi ristrutturarle tutte e accedere all’incentivo. Ma fai bene attenzione alla zona sismica delle unità abitative. Infatti, per ricevere la detrazione al 110%, l’edificio deve essere situato nelle zone sismiche 1, 2, 3.
Superbonus 110% e condominio
Come abbiamo già anticipato, le modalità di accesso al Superbonus 110% cambiano quando siamo in un condominio. Supponiamo che non tutti i condomini siano a favore del bonus. L’assemblea avrebbe dichiarato la volontà della maggioranza dei condomini, ma cosa sarebbe successo agli altri? In precedenza, il singolo condomino (o i condomini in minoranza) non era obbligato ad aderire alle decisioni dell’assemblea. Poi è arrivato il Decreto Agosto. Questo stabiliva che la cessione del credito poteva essere decisa dall’assemblea con la stessa maggioranza utile ad approvare i lavori. Dunque, sebbene non esplicitamente scritto, la legge rendeva obbligatoria l’adesione al Superbonus 110% anche ai condomini che avevano votato contro. Per evitare lunghe cause civili, si è deciso di cambiare ancora con l’ultima legge di Bilancio. Al momento è possibile attribuire le spese dei lavori solo ai condomini favorevoli alla cessione.
Superbonus 110% come investimento
Come già detto, il Superbonus 110% ti permette di scegliere in che modo ricevere l’incentivo. Puoi avere uno sconto in fattura dall’azienda che farà i lavori. O in alternativa puoi cedere il credito d’imposta a terzi. In realtà, tenersi il credito d’imposta costituisce un ottimo investimento. Consideriamo infatti di recuperare il 110% in cinque anni. Ad esempio, se spendi 10.000 euro per i lavori di casa, il Fisco ne restituirà 2.200 ogni anno per cinque anni (quattro anni, per i lavori fatti nel 2022). Ciò significa un rendimento del 3,26%. È come se tu avessi investito 10.000 euro a tasso 3,26%. Ovvero ad un tasso estremamente più alto della media dei tassi sul mercato. Senza contare che, incluso in questo investimento, c’è anche il lavoro sulla tua casa. E dunque il valore del tuo immobile sale. E nel frattempo le tue spese scendono, grazie all’ammodernamento energetico.
I passaggi per ottenere il Superbonus 110%
Per godere del Superbonus 110% occorre rispettare alcuni adempimenti. Molti di essi erano già presenti nei precedenti incentivi. Ma ci sono anche nuove procedure per controllare la correttezza degli interventi effettuati. Questo è estremamente importante. Infatti un intervento scorretto significa non accedere al bonus. La maggior parte di questi erano già presenti nell’eco e nel sismabonus ordinari, mentre i nuovi passaggi introdotti servono a garantire la correttezza degli interventi effettuati. Vediamo in sintesi i vari passaggi e i relativi adempimenti.
1. Verifica degli interventi da realizzare
Per prima cosa, occorre verificare quali interventi si possono realizzare sul tuo immobile. Per farlo, devi contattare un tecnico specializzato. Nel caso del Super Ecobonus, il tecnico deve verificare che gli interventi porteranno ad un miglioramento di almeno due classi energetiche.
2. Contattare l’impresa e fare i lavori
A questo punto, hai avuto il via libera dal tecnico. I lavori sulla tua casa rientrano nel Superbonus 110%. Ora devi ottenere dal comune i documenti e le autorizzazioni per i lavori. Fatto questo, puoi contattare l’impresa per svolgere i lavori sull’immobile. E potrai decidere se sostenere direttamente le spese o scegliere l’opzione fino ad un massimo del 100% dell’importo in fattura. Nel primo caso, otterrai la detrazione al 110%. Nel secondo caso, avrai subito lo sconto in fattura. E l’impresa riceverà il credito d’imposta del 110% dello sconto praticato. Se preferisci lo sconto in fattura o la cessione del credito, occorre chiedere anche il visto di conformità ad un commercialista o al CAF.
3. Certificazione dei lavori effettuati
I lavori sono terminati. Ora devi chiamare il tecnico per la certificazione del miglioramento delle due classi energetiche. Un piccolo consiglio: per essere sicuro di migliorare due classi, installa un sistema ibrido caldaia e pompa di calore. Infatti, isolando solamente la tua casa (il cosiddetto “cappotto”), potresti non ottenere un miglioramento netto. Il tecnico ti rilascerà anche le due attestazioni di prestazione energetica (APE) e l’asseverazione. Quest’ultima è estremamente importante. L’asseverazione certifica l’esecuzione dei lavori, il rispetto dei requisiti tecnici, ma anche la congruità dei costi. E dunque il rispetto dei massimali di spesa. Tale documento viene inviato ad ENEA in formato telematico entro 90 giorni dal termine dei lavori. Ricevuta l’asseverazione, ENEA rilascia una ricevuta con codice identificativo.
4. Comunicazione all’Agenzia delle Entrate
In seguito, dovrai comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione scelta per il Superbonus 110%. Devi solo indicare se hai preferito lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto un apposito modello sul suo sito.
In conclusione
Il Superbonus 110% ti permette di ristrutturare casa gratuitamente. Puoi decidere di utilizzare la detrazione al 110%, pagando meno tasse e recuperando in cinque anni più di quanto hai effettivamente speso (in quattro anni per le spese sostenute nel 2022). Oppure puoi cedere il credito d’imposta a terzi, ottenendo liquidità. Altra alternativa, l’opzione dello sconto in fattura, che copre fino al 100% della spesa dei lavori. Grazie a questa misura del Governo, puoi rendere la tua casa più sicura ed efficiente. E questo avrà anche un effetto molto positivo sulle tue bollette. Pagherai molto meno e allo stesso tempo aumenterai il valore della tua casa.
Nel frattempo: come migliorare il consumo energetico in casa
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- Migliorare l’isolamento termico della casa.
- Sostituire gli impianti di riscaldamento obsoleti.
- Installare una pompa di calore geotermica.
- Aggiungere un un impianto solare termico.
- Installare un tetto fotovoltaico con sistema di accumulo.
- Aggiungere impianti di domotica residenziale.
Ti ricordiamo inoltre che tutti questi interventi sono coperti dal Superbonus 110%. Ecco perché è il momento di risparmiare davvero sulle tue bollette e di investire nella tua casa a costo zero. Non perdere questa occasione.
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