La corretta comprensione della bolletta del gas a volte può risultare un’attività complessa. Tuttavia è l’unico mezzo con cui possiamo essere sicuri di pagare il giusto importo per il consumo effettivo di gas ad uso domestico. Avere un panorama completo della nostra situazione di consumi ci permetterà anche di trovare la tariffa gas più adatta alle esigenze familiari.
Il primo passo per iniziare a risparmiare sui costi del gas è sicuramente quello di analizzare e comprendere la bolletta. Questa guida è una spiegazione semplice e chiara per comprendere il significato di tutti i componenti presenti in ogni bolletta del gas. La struttura della bolletta del gas è la stessa per ogni possibile fornitore, perché gestita dall’ARERA, l’autorità statale che determina le regole del settore energetico.
La bolletta del gas in sintesi
Abbiamo già detto che tutte le bollette del gas si somigliano, dato che hanno una struttura simile. Questo indipendentemente dal fornitore che la emette. Così come per la bolletta elettrica, anche in questo caso c’è una parte fissa e una parte variabile.
Le componenti principali della bolletta del gas sono:
- la spesa per la materia prima, in questo caso il gas;
- la spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
- gli oneri di sistema;
- le altre partite;
- le imposte.
Le tasse per ogni fornitore rimangono le stesse. Anch’esse sono regolamentata dalla legge statale. Nel dettaglio, tali tasse includono:
- Le tasse sui consumi. Si applicano all’energia consumata. Forniscono aliquote fiscali più elevate in base al superamento di determinate soglie di consumo annuo;
- L’imposta sul valore aggiunto, applicata sul totale della bolletta;
- I supplementi regionali. Sono definiti in modo indipendente dalle regioni. Si applicano alla quantità di gas naturale consumato. Attenzione: non possono essere applicati nelle regioni a statuto speciale.
In cosa consiste il costo della bolletta gas?
Esaminiamo la spesa per le materie prime. Essa comprende la somma di molte piccole voci, compresi i costi fissi e i costi variabili.
In primo luogo, dividiamo la bolletta del gas in tre parti: riepilogo, informazioni dettagliate e comunicazione. La prima voce, “Riepilogo”, contiene un riepilogo delle condizioni generali di contratto. Sono inclusi i dati del report sulla società responsabile della vendita di gas naturale, il tipo di mercato come cliente, i consumi e le letture dei contatori. Questi dati sono essenzialmente i seguenti dati:
- Codice cliente: un codice utilizzato per identificare un cliente personalizzato e unico.
- Codice PDR: il punto di riconsegna. È il punto di registrazione effettivo in cui si trova il contatore. È da questo punto che parte il gas per la tua casa.
- Codice Remi: noto anche come PDC (punto di consegna). È il punto di comunicazione della rete di trasporto e distribuzione del gas naturale.
- Tipo di contratto: si tratta di un contratto nazionale o di un contratto non domestico? Inoltre indica come viene utilizzato il contratto.
- Consumo annuo: consumo annuo di gas in Smc (metro cubo standard).
- Totale pagato: il prezzo finale che devi pagare nella bolletta del gas.
- Coefficiente P: noto anche come potenza di riscaldamento limite superiore. Nelle condizioni standard stabilite di pressione e temperatura, è la capacità di contenere energia in metri cubi di gas.
- Coefficiente C: o conversione. Convertire metri cubi in metri cubi standard per ottenere i dati di fatturazione finali in bolletta.
L’importo totale della fornitura di gas naturale e delle tasse include: totale del servizio di vendita, totale del servizio di rete e totale delle tasse. Ogni articolo è dettagliato nella seconda pagina del conto. A tutto ciò andrà sommata l’imposta sul valore aggiunto del 10% e del 20% alla cifra calcolata. E così si ottiene il totale, che deve corrispondere alla cifra riportata nel riquadro centrale della bolletta. In aggiunta a questo, i dettagli di lettura, i consumi e l’importo da pagare si trovano nella seconda pagina della bolletta.
Cosa fare se i numeri non tornano?
Sebbene sia raro, può accadere di ricevere una bolletta del gas il cui importo non corrisponde ai consumi effettivi. Indipendentemente dall’importo della bolletta del gas sbagliata, cosa devi fare? La risposta è una sola. Devi controllare i consumi e vedere se quelli riportati in fattura coincidono con i consumi effettivi sul contatore. A volte, sfortunatamente, la fattura può essere corretta, ma forse c’è un’anomalia nel gasdotto. Se invece i valori sono effettivamente incoerenti, dobbiamo verificare se i nostri fornitori accettano l’auto-lettura. Altrimenti, il passo successivo è contestare la richiesta tramite comunicazione scritta.
Come effettuare un reclamo
I reclami all’azienda fornitrice devono essere inviati tramite posta raccomandata. In questo modo, ci assicuriamo che abbiano valore legale. Ricordati di includere nella richiesta il nome utente, l’indirizzo fornito dal fornitore, il nome del destinatario, il suo indirizzo e il codice utente. Questo codice di solito si trova in ogni fattura e può essere utilizzato per identificare l’utente senza causare malintesi. Insieme alla raccomandata dovrà essere inviata copia della bolletta contestata. Il reclamo dovrà essere scritto nel corpo della raccomandata e indicherà l’importo corretto e l’eventuale richiesta di rimborso della franchigia, se pagata.
Se il nostro calcolo è corretto e il gestore conferma la correttezza dell’importo da noi indicato, deve rimborsare il pagamento in entro 40 giorni direttamente sul conto corrente o tramite assegno circolare.
Cosa fare se il gestore ritiene che l’utente abbia commesso un errore? Che succede se non accetta di effettuare il rimborso del gas? In questo caso, il passo successivo per l’utente è di presentare un reclamo all’ARERA. Ciò di cui abbiamo bisogno è una prova della data in cui l’operatore ha ricevuto il reclamo (ad esempio, per confermare la ricezione della raccomandata). Trascorsi 40 giorni senza aver ricevuto alcuna risposta scritta, il reclamo può essere inoltrato al desk assistenza consumatori di energia. Se rischia di provocare danni gravi o irreparabili, ed è correttamente registrato, puoi immediatamente sporgere reclamo all’operatore e allo sportello.
E se la bolletta del gas non arriva?
Se non la bolletta del gas non arriva, c’è il rischio di sospensione del servizio per mancato pagamento. E dopo un po’, l’agenzia di recupero crediti riceverà lettere di notifica per saldare i debiti. Questo anche se non ricevi mai un sollecito di pagamento.
Quindi prima ti accorgi che la bolletta non arriva, meglio è. Un piccolo trucco è di indicare una data di scadenza nel calendario. Considera che la data di scadenza successiva è sempre disponibile nella fattura precedente. In questo modo saprai approssimativamente quando riceverai la prossima bolletta.
Contatta il servizio clienti
Se dopo qualche giorno non ricevi la fattura, contatta il servizio clienti del fornitore. Così potrai verificare se l’indirizzo di consegna della bolletta è corretto. Altrimenti potrai chiedere all’operatore di spiegarti il motivo del ritardo. Così facendo, avrai ulteriori informazioni sul tempo effettivo per risolvere il problema.
Invia una notifica
A volte però la risposta dell’operatore non è soddisfacente. Ti consigliamo di non perdere tempo. Invia immediatamente una formale lettera di notifica all’azienda che fornisce il servizio. In questa lettera, ordina la ripresa della regolare emissione e la regolarità delle fatture. Per di più, è necessario richiedere di non addebitare interessi sull’importo dovuto. Questo poiché non sei responsabile per eventuali fatture non ricevute. Infine, ti preghiamo di segnalare che potresti essere in ritardo nel pagamento a rate secondo il tuo metodo di pagamento abituale.
Contatta l’ARERA
Se non c’è risposta (o la risposta del fornitore è insoddisfacente), cosa puoi fare? Il passaggio successivo consiste nel segnalare i fatti al servizio clienti. Lo sportello dei consumatori di energia dell’ARERA è gestito congiuntamente con un unico acquirente. Esso fornisce informazioni, assistenza e protezione ai clienti finali e ai consumatori, nonché ai produttori di energia elettrica e gas naturale, attraverso canali di comunicazione diretti. Si tratta di uno strumento utile che risponde prontamente a reclami e richieste di informazioni.
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